Curiosità

E se siete sempre in ricerca, il Centro di Psicoterapia e Mediazione della Famiglia vi suggerisce alcune letture su temi inerenti la famiglia, il rapporto genitori-figli, la coppia, il cammino di evoluzione individuale… e altro ancora!

LA RANA BOLLITA: UNA STORIA DI ANSIA, ATTACCHI DI PANICO E CAMBIAMENTO di Marina Innorta, Createspace Independent Pub, 2017

Un bel racconto autobiografico, ricco, realistico, sincero, senza ricette segrete per “uscire dal tunnel” dell’ansia, ma con infiniti spunti di autentica libertà.
Marina ci fa attraversare insieme a lei la strada misteriosa dell’ansia e degli attacchi di panico: i suoi sintomi sono i nostri, la sua paura e la sua ricerca sono la nostra sete di vita piena.
Imperdibili le discussioni con le “le ragazze della cantina”, le voci della mente che parlano in continuazione e rischiano di paralizzare ogni decisione: sono le voci interne, quelle parti di sé spesso in combutta tra loro, che scalpitano per essere ascoltate.
La Bambina lamentosa che strilla, l’Adolescente ribelle sempre contro tutto e tutti, la Perfettina perennemente insoddisfatta, la Contabile con la sua mania dei bilanci e il Giudice che emette sentenze, ovvero condanne senza possibilità di appello; al centro regna sovrana sua maestà la Ragione, e infine vi è una Saggia vecchina, sempre in disparte, che anche quando si espone resta inascoltata. Non vi sembra già di conoscerle?
Buona lettura a tutti che, almeno una volta nella vita, hanno avuto paura di non farcela.

NON SO NIENTE DI TE di Paola Mastrocola

Intrigante bellissimo romanzo, offre spunti di riflessioni sulle aspettative dei genitori, e sul bisogno dei figli di costruire la propria vita in autenticità.

Chi tra noi è riuscito a vivere pienamente la propria vita, realizzando al meglio i propri desideri e le proprie inclinazioni senza essere condizionato dai genitori e dalle loro aspettative, o dalla società che ritiene giusti o sbagliati comportamenti codificati e scelte obbligate? Chi di noi riesce a vivere sè stesso per quello che è e non come gli altri vorrebbero che fosse? E’ possibile vivere in modo autentico, libero? Come fare?

E come fare per essere genitori veramente curiosi della “diversità” dei figli?

Una citazione:

«Forse è proprio questo, papà. Dovreste essere curiosi, voi genitori, molto curiosi dei vostri figli. Morire dalla curiosità di vedere come diavolo andrà a finire. Invece siete sempre così scontenti, così incontentabili. Sembra che conosciate già tutto. Non vi lasciate sorprendere. Peccato. Vi private di una grande felicità».

 

 

 LA TRAPPOLA DELLA FELICITA’ di Russ Harris

Un libro sulla felicità, sui suoi miti e sulle sue trappole, scritto da un autorevole medico-psicoterapeuta con un linguaggio chiaro ed efficace, accessibile anche ai non addetti ai lavori.

E se tutto quello che hai sempre pensato sulla felicità fosse sbagliato? Se scoprissi che molte delle cose che fai per essere felice in realtà non fanno altro che renderti infelice?

Ma poi tu cosa intendi per felicità? Come la definisci?

Russ Harris comincia il suo libro La trappola della felicità parlando di due diverse idee di felicità.

  • Felicità è stare bene. Provare piacere, contentezza, gratificazione.
  • Felicità è vivere una vita ricca, piena, significativa.

La felicità, nel primo di questi due significati, è per forza effimera e fuggevole.

Nel secondo significato invece può essere solida e duratura.

Il punto è che una vita piena comprende per forza anche emozioni spiacevoli come rabbia, ansia, paura, fatica. Possiamo accettarlo, e agire per costruire la nostra felicità del secondo tipo. O possiamo continuare a rincorrere la felicità del primo tipo, scappando da tutte le emozioni spiacevoli…o lottando con esse, salvo affossarci ancora di più , perché è proprio questo continuo tentativo di fuga o di lotta ad intrappolarci nell’infelicità.

L’autore
Russ Harris vive in Australia. È medico e psicoterapeuta ACT (Acceptance and Commitment Therapy, un approccio cognitivo-comportamentale di terza generazione).

Una citazione:

Hai mai visto uno di quei vecchi film di cow-boy in cui il cattivo finisce nelle sabbie mobili e quanto più si dimena tanto più velocemente sprofonda? Se mai ti capitasse di cadere nelle sabbie mobili, sappi che agitarsi è quanto di peggio puoi fare. Devi invece sdraiarti, distenderti, e restare immobile a galleggiare sulla superficie. Ciò richiede una grande presenza di spirito perché ogni istinto dentro il tuo corpo ti dice di lottare; ma più lotti, peggio è. 
Lo stesso principio vale per le emozioni spiacevoli: più cerchiamo di combatterle, più ci mettiamo nei guai”.

 

IL DONO DELLE PERSONE IPERSENSIBILI di Nicoletta Travaini

Uno su 5 di noi è una persona altamente sensibile (PAS), ma è probabile che non sappia di esserlo.

Finalmente anche in Italia un testo sulle persone altamente sensibili (PAS), un testo non solo descrittivo, ma anche una “guida pratica per fare dell’ipersensibilità il nostro centro di equiibrio” invece che un intralcio ad una vita serenamente vissuta

Le persone altamente sensibili hanno un dono. Un dono per se stesse, perché hanno caratteristiche fuori dal comune. E un dono per chi le circonda, perché sono portatrici di capacità cognitive e competenze emotive che arricchiscono anche gli altri. Certo, come avviene per ogni tesoro prezioso, questo tratto della personalità deve essere ben custodito e gestito con cura. Verificare la pressione delle emozioni, anticipare i propri limiti, valutare la presenza di pensieri energivori, misurare il bilanciamento tra corpo e mente, spazzare via sensi di colpa e i giudizi su se stessi… Queste e molte altre pratiche di ‘igiene del mondo interiore’ sono proposte e illustrate al lettore nel dettaglio, con l’aiuto di esercizi e testimonianze. Per rendere l’ipersensibilità il centro del proprio equilibrio, imparare a non sentirla come una debolezza o un fardello, e finalmente vivere felici.