Adozione

PSICOTERAPIA PRE-ADOZIONE

Se ci si trova in uno stadio iniziale di maturazione della scelta adottiva, il percorso terapeutico è rivolto essenzialmente alla coppia. Il percorso terapeutico intende innanzitutto accogliere il desiderio della coppia, favorendo l’insorgere di quelle nuove e serene consapevolezza che permettono di giungere all’incontro con il proprio figlio pieni di amore, lucidità e saggezza.

È importante che i futuri genitori adottivi si dedichino del tempo per conoscere meglio il proprio dolore causato dall’infertilità, accogliendo anche le eventuali disparità di vissuti all’interno della coppia. Accanto a questo è fondamenta riconoscere le numerose risorse che hanno sostenuto il singolo individuo e la coppia a reagire alle difficoltà procreative, valorizzando le risorse a cui hanno attinto nel corso della vita.

Nella fase di psicoterapia pre-adozione, resta dunque importante accompagnare la coppia a trasformarsi, a ricercare in sé quei semi che portano alla nascita di una nuova famiglia, composta da individui di provenienze diverse, scoprendosi capaci di amare un figlio nato da altri e soprattutto di accogliere tutto il bagaglio di storia e vissuti pregressi di cui un figlio adottato è portatore.

Si propongono incontri di coppia, all’interno dei quali è possibile che un coniuge richieda uno spazio di rielaborazione individuale per affrontare specifiche tematiche.

PSICOTERAPIA POST- ADOZIONE

Il percorso terapeutico per le famiglie adottive si può delineare in modi diversi a seconda delle specifiche necessità della famiglia e della fase specifica in cui essa si trova.

Nel dettaglio, si strutturano percorsi di:

– accompagnamento della neo-famiglia nei primi due anni di adozione.

In questo caso, si propongono sedute di coppia e sedute famigliari con genitori e bambini. Infatti, i primi anni sono preziosi affinché si costituiscano le basi per un nuovo legame di attaccamento tra genitori e figli, mentre diversi fattori entrano in scena a condizionare gli eventi: la storia pregressa del bambino, l’età e le sue tappe evolutive, la scuola, il lavoro dei genitori, la famiglia allargata, il dialogo all’interno della coppia… Gli interventi di psicoterapia sono utili nel presente e hanno anche una significativa valenza preventiva.

In tale contesto, si lavora spesso alla costruzione di una collaborazione tra la famiglia e la rete dei servizi: la scuola, il pediatra, eventuali altre figure di cura come il logopedista o il neuropsichiatra. Talvolta il sostegno alla famiglia adottiva implica, ove possibile, il coinvolgimento di nonni e zii.

– psicoterapia individuale per il bambino adottato, all’interno della quale si costruisce uno spazio in cui conoscere le proprie emozioni e imparare a gestirle. In questi casi è sempre richiesta la collaborazione e il confronto costante con i genitori adottivi.

– psicoterapia per l’adolescente adottato, all’interno dalla quale si rielaborano emozioni, vecchie e nuove relazioni, si costruiscono appartenenze. Vi è la possibilità di rielaborare esperienze traumatiche tramite l’ausilio di specifiche tecniche quali l’EMDR. Anche in questi casi è indicata la collaborazione e il confronto costante con i genitori adottivi.

– psicoterapia per l’adulto adottato, per ripercorrere con nuova consapevolezza la propria storia e concedersi una continuazione sempre più serena e solida.