Mediazione familiare o coordinazione genitoriale?


Tre domande per individuare similitudini e differenze

Mi capita spesso di rispondere a legittimi quesiti che suonano più o meno
così: “Sono un genitore separato e faccio tantissima fatica ad intendermi con
il mio ex nel costruire accordi per i nostri figli: quale metodo/strumento è più
adatto a gestire il conflitto?”
Sia Mediazione che Coordinazione Genitoriale mirano alla tutela dei figli, ma
esistono differenze su cui provo a fare chiarezza, a partire da alcune
domande guida:
1. A CHE PUNTO DEL CONFLITTO SEPARATIVO MI TROVO?

  • In Mediazione si lavora:
    – nella fase iniziale della storia separativa, quando i genitori con
    l’aiuto di un professionista neutrale, costruiscono gli accordi che
    poi potranno essere omologati dal Giudice;
    – in qualunque momento successivo della storia familiare, quando i
    genitori si trovino a far fronte alla crescita dei figli e/o alla
    variazioni conseguenti all’entrata di un nuovo partner.
  • In Coordinazione Genitoriale si lavora esclusivamente:
    – quando sia già stata emessa una sentenza di separazione e
    siano stati già emessi i provvedimenti relativi alla gestione dei
    figli, ma i genitori non riescano ad attuarli.
  1. QUALI DIFFERENZE SOSTANZIALI DEVO IMMAGINARE NELLA
    PARTECIPAZIONE AL PERCORSO TRA MEDIAZIONE E
    COORDINAZIONE GENITORIALE?
  • In Mediazione sono coinvolti i soli genitori insieme al mediatore
    familiare e sono i genitori stessi a:
    – portare il tema che vogliono affrontare;
    – costruire l’accordo grazie al supporto del mediatore.
  • In Coordinazione Genitoriale, in ragione dell’ALTA CONFLITTUALITA’
    presente, sono coinvolti, oltre al Co.ge. e ai genitori, i rispettivi legali e,
    in alcuni casi, l’Ente a cui sono stati affidati i figli. Pertanto:
    – i temi di cui trattare sono già stabiliti e riguardano l’attuazione dei
    provvedimenti presi dal Giudice;
    – in caso di impossibilità di raggiungere un accordo, i genitori possono delegare al Coordinatore Genitoriale la responsabilità della decisione.

  1. QUALI CONCRETE DIFFERENZE DUNQUE TRA IL CONTRATTO DI
    MEDIAZIONE FAMILIARE E QUELLO DI COORDINAZIONE
    GENITORIALE?
    In entrambi i percorsi, gli incontri vengono svolti in un luogo e in un tempo
    che permette ai genitori di sentirsi accolti e di vedere continuamente messi al
    centro (qualche volta coinvolti anche fisicamente) i loro figli. E’ altresì vero
    che:
  • In Mediazione si firma un contratto in cui è previsto che:
    – il percorso legale, se attivato, venga messo “in stand by” per
    permettere ai genitori uno spazio di costruzione di accordi al di
    fuori del contesto giudiziario;
    – il mediatore, anche qualora il percorso si interrompa, non potrà
    relazionare alle parti sui contenuti degli incontri né essere
    coinvolto in sede giudiziale.
  • In Coordinazione Genitoriale, si firma un contratto in cui è previsto che:
    – i rispettivi legali dei genitori siano coinvolti, poichè rappresentano
    una risorsa a garanzia dell’attuazione dei provvedimenti emessi
    dal Giudice e sostengono i loro clienti;
    – il coordinatore relazioni puntualmente ai genitori e ai rispettivi
    legali relativamente all’andamento del percorso e alle decisioni
    prese, al fine di “incapsulare” il conflitto già esistente e aiutare i
    genitori a realizzare quella protezione dei figli a cui entrambi
    mirano.